Testarossa 2014 – Pasetti

Ultimamente ho avuto l’occasione di degustare il vino di punta della blasonata azienda vitivinicola abruzzese Pasetti, il Testarossa 2014, 100% uve di Montepulciano d’Abruzzo.

La storia della cantina Pasetti, da come si legge sul sito ufficiale dell’azienda, fonda le proprie radici in epoca borbonica quando, il visionario trisavolo di Mimmo, Silvestro Pasetti comprò parecchi tomoli di terra dal Marchese Farina cominciando a impiantare vigneti. Suo figlio Rocco continuò a lavorare al sogno di suo padre non dandosi mai per vinto neanche quando si trovò ad affrontare e a sconfiggere il flagello della fillossera. E certamente se, di ritorno dalla guerra, non fosse saltato su una mina antiuomo proprio in quelle vigne che tanto amava, avrebbe appoggiato fortemente la coraggiosa scelta di Franco, il primo dei suoi quattro figli, di iniziare a vinificare. Intorno agli anni sessanta, il suocero di Franco, Miuccio, proprietario di un’osteria sul lungofiume di Pescara e commerciante di vini dentro e fuori regione, lo spinge a iniziare la vinificazione in proprio. Gli esiti della vinificazione danno risultati più che positivi fin dagli inizi sebbene in quegli anni in Abruzzo, come del resto in gran parte del Sud Italia, vigesse ancora la regola non scritta che il vino bisognava farlo come si era sempre fatto, ottenendo risultati buoni ma poco raffinati. Tenendo d’occhio la qualità pur mantenendo basso il prezzo, Franco riesce a farsi un nome e a far crescere la clientela e il fatturato. Eppure, egli resta un uomo dei campi, sa come sussurrare alle viti e ottenere da loro uve pregiate ma sente di avere ancora molto lavoro da fare in cantina per ottenere un prodotto superiore, da imbottigliare e da lanciare su un mercato più ampio. Sarà suo figlio, Mimmo ormai avviato agli studi di enologia a dargli la spinta per osare, a poco più di vent’anni dalla nascita della cantina, e imbottigliare il suo Montepulciano. Lo farà per celebrare la nascita della sua prima nipote Francesca, la figlia di Mimmo, una bambina dai capelli rossi proprio come quelli della bellissima madre di Franco, Rachele. In onore di queste due donne, che rappresentavano il suo passato e il suo futuro, decide di chiamare il vino Testarossa, un nome che oggi è simbolo e garanzia dell’eccellenza dei prodotti Pasetti. L’erede di Franco, Mimmo, l’uomo che oggi porta avanti l’azienda, ha ereditato dal padre, modello costante e indiscussa fonte d’insegnamento, la riservatezza della gente d’altri tempi e l’amore viscerale per la sua terra. Però, pur conservando gelosamente il patrimonio di un territorio tradizionalmente poco incline a infiltrazioni esterne, forse anche a causa della conformazione geografica che lo caratterizza, Mimmo è un visionario. E questa sua visione lo spingerà ad acquistare i primi terreni nella zona pedemontana di Pescosansonesco, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. È così che gli inizi del nuovo millennio saranno anche quelli che vedono il sogno di Mimmo avverarsi. Sui nuovi terreni vi sono vigneti vecchi di quarantacinque anni in stato di semi abbandono, che vengono alacremente potati, legati, ripuliti con la caparbia certezza di chi sa che la natura saprà essere riconoscente e infatti, in primavera, compaiono già quelle prime gemme che non tarderanno a dare i frutti sperati.

NOTE DI DEGUSTAZIONE
Rosso rubino profondo, intenso il colore alla vista. Nette note fruttate aprono l’ingresso al naso, ricordando more, mirtilli, prugne e amarene, poi seguite da sfumature floreali di violetta e da toni terziari di cioccolato, spezie, liquirizia, cuoio e chiodi di garofano. Si avverte una piacevolissima nota balsamica che dona al vino eleganza, importanza e grande personalità. La bevuta è calda e corposa, fine la trama tannica, importante la struttura e di lunga persistenza. Da apprezzare dopo diversi anni dalla vendemmia e che si presta ad un lungo invecchiamento. Grandissimo vino dal notevole rapporto qualità/prezzo.

NOTE TECNICHE
Zona di Produzione: si individua nel comprensorio di Pescosansonesco (PE), in zona pedemontana a 550 mt. sul livello del mare. Ai piedi del massiccio del Gran Sasso d’Italia, in una zona molto ventilata, ricco di scheletro, sottosuolo roccioso, forti escursioni termiche, con terreno argilloso/calcareo.
Storia del Vino: il Montepulciano d’Abruzzo “Testarossa” viene ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti più vecchi (età media 40 anni), con una resa media di 80/90 quintali per ettaro. Le uve raccolte manualmente nella terza decade di ottobre, inizi di Novembre vengono pigiate e poste a fermentare per un periodo di 20 giorni. Successivamente alla svinatura dopo un stoccaggio in acciaio(18 mesi), per favorire l’allontanamento dei torbidi tramite decantazione, si passa all’invecchiamento in botti di rovere da 20 ettolitri e barriques per un periodo circa 18-22 mesi.
Vendemmia: Terza decade di Ottobre, inizi di Novembre.
Vinificazione: In rosso, a temperatura controllata, con macerazione delle uve per circa 20 giorni. Fermentazione alcolica con ceppi selezionati. Fermentazioni malolattiche spontanee.
Affinamento: 18 mesi in acciaio. 18/22 mesi in barriques e successivi 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Dati Analitici medi
Gradazione Alcolica: 14,51 % Vol.
Zuccheri residui: 2,50 g/l
pH 3,60 g/l
Acidità Totale: 6,10 g/l
Estratto 36,85g/l

Pubblicato da Niccolò Marco Mancini

Abruzzese classe ’91. Dottore Agronomo e Forestale formato e abilitato presso l’Università Degli Studi di Firenze. Appassionato del mondo del vino in tutti i suoi aspetti. Collabora con il sito Agraria.org e la rivista TerrAmica per la redazione di articoli divulgativi. Ormai da diversi anni giornalista freelance in eventi, fiere, anteprime, presentazioni e mostre in tutta Italia per raccontare e divulgare notizie e storie inerenti al vino, cantine, aziende e produttori.

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